Bologna, 29 novembre 2024 – Hai deciso: è finalmente ora di avere un cavallo tuo, veramente tutto tuo.
Sì, anche il ‘professore‘ che hai montato così spesso per le tue prime lezioni lo sentivi tuo, e anche quello a mezza fida. Il senso di possesso e l’amore non hanno nulla a che fare con la firma che c’è sul certificato di proprietà.
Ma sapere di poter disporre completamente di un cavallo, poterlo vivere in via esclusiva è tutta un’altra cosa: l’esperienza più bella e totalizzante per chi li ama, senza alcun dubbio.
Come fare per attraversare questo importante confine nel modo migliore?
Non ci rivolgiamo ovviamente ai cavalieri già esperti, o ai professionisti dell’equitazione quanto agli appassionati che per la prima volta affrontano il problema: ma i suggerimenti che seguono sono comunque sempre validi anche per chi li conoscono già.
Fai un esame di coscienza: puoi assicurargli un rapporto continuativo con te?
Comprare un cavallo è facile, è molto più difficile riuscire a mantenerlo negli anni. Calcola con freddezza le tue possibilità economiche e di tempo, avere un cavallo è una responsabilità a lungo termine e lui ha il diritto di sperare su una sistemazione per la vita.
Tu cambierai quel cavallo: assicurati di farlo sempre in meglio.
Nel bene e nel male il tuo cavallo cambierà te, e tu cambierai il tuo cavallo. Anche se non vuoi lo addestrerai, ogni volta che avrai a che fare con lui. Devi essere consapevole dell’importanza di non dargli vizi e cattive abitudini perché da questo dipenderà la sua qualità di vita futura, specialmente nel caso decidessi di separarti da lui.
Un buon cavallo trova sempre un buon padrone: un cavallo complicato da una cattiva gestione avrà meno buone scelte davanti a sé. Quindi sìì umile, e per il suo bene cerca sempre di migliorare te stesso e le tue capacità.
Quando cominci a cercarlo fatti aiutare da persone esperte e capaci.
Se tu hai ancora poca esperienza, devi appoggiarti a chi ti può prestare la sua: e prima di scegliere il cavallo dovrai essere capace di scegliere anche chi ti aiuterà a trovare quello giusto.
Che sia un amico, un istruttore, un commerciante, un cavaliere o un’amazzone della disciplina che ami non ha importanza. Ma osserva con occhio obiettivo l’ambiente in cui lavora, i clienti che ha, il suo modo di lavorare con i cavalli, approfondisci la sua storia. Rifletti sulle tue sensazioni: e poi decidi.
Quanto ne sai di cavalli?
E’ fondamentale avere consapevolezza delle proprie capacità: non solo in sella, ma anche nella gestione quotidiana di scuderia.
Per evitare al massimo le delusioni, sia a te che al cavallo, scegli un soggetto che ti compensi. Se tu non hai esperienza cercano uno che sia maestro, se sei un po’ timoroso cercane uno tranquillamente autonomo nelle difficoltà. E’ molto importante anche sapere se puoi contare su un aiuto professionale costante oppure no: avrai un istruttore che ti seguirà in sella?
Qualcuno che ti darà una mano in scuderia o farai sempre tutto da solo? In base alla risposta che darai a queste domande ci sono tante strade diverse da prendere.
Quale sarà il vostro lavoro?
E’ la domanda forse più importante di tutte: cosa vuoi fare con il tuo cavallo? Perché in base a questo elemento si determinano fattori fondamentali come l’età e la razza, o meglio ancora il tipo equino. Se vuoi fare sport e sei ai tuoi primi concorsi e hai poca esperienza sarà perfetto un soggetto maturo, che sappia perfettamente cosa succede quando si esce in gara e ti lasci il modo di affrontare le novità del caso senza aggiungere complicazioni di sorta.
Il tuo sogno è fare trekking a cavallo? Allora sarà perfetto un cavallo robusto, resistente, non troppo alto al garrese, abituato a muoversi sui terreni più diversi e che non abbia passato tutta la vita tra box e maneggio.
E’ fondamentale, per il benessere di qualsiasi cavallo che sceglierai, che abbia le caratteristiche morfo-funzionali giuste per la disciplina che vorrai praticare: costringere uno Shire a fare salto ostacoli o un Frisone a fare gare di Endurance porterà te a inevitabili delusioni, e lui a soffrire inutilmente.
Quanto sei adatto a lui?
Anche il tuo peso e la tua altezza sono importanti: se sei un peso piuma puoi permetterti anche cavalli piccoli e leggeri, magari lunghi di schiena; ma se hai la corporatura di un corazziere dovrai anche scegliere un cavallo da corazziere, dalla schiena forte e una altezza adeguata.
Quando lo hai scelto, fallo visitare.
La visita di compravendita effettuata da un medico veterinario che ha ben chiare le tue esigenze, e quelle dello sport o dell’attività che vorrai praticare con il tuo cavallo, è sempre un ottimo investimento: lo stesso cavallo può essere adatto ad un cavaliere con uno scopo e non ad un altro con progetti differenti.
Quando lo porti a casa dagli il tempo di ambientarsi.
I cambiamenti sono sempre destabilizzanti per creature abitudinarie come i cavalli: dagli il tempo di adeguarsi al nuovo ambiente, introducilo pazientemente nel nuovo gruppo dei suoi simili, fagli capire che può avere fiducia in te prima di fargli richieste che non può esaudire, creando così una negatività che sarà poi difficile da fargli dimenticare. “Vado piano perché ho fretta”, diceva Napoleone Bonaparte: funziona molto bene anche con i cavalli.
Questo…o questa?
Anche il genere del nostro futuro cavallo ha la sua importanza: gli stalloni esigono sempre cavalieri esperti, e anche una gestione di scuderia più complicata. Le femmine in genere hanno un umore un po’ variabile (può influire sulle prestazioni); i castroni sono di solito più tranquilli e creano meno problemi.
Quando lo provi fai il bis
E’ sempre buona norma provare il cavallo, che si vuole acquistare se ha l’età giusta per portare la sella: ma non limitatevi a farlo una volta solamente.
I cavalli quando c’è una novità nel modo di lavorare tendono a comportarsi particolarmente bene: è il famoso effetto sorpresa delle imboccature nuove, per fare un esempio.
La loro vera personalità salta fuori più facilmente la seconda volta che lo montate: quindi tornate il giorno dopo, e l’impressione che avrete su di lui sarà sicuramente più fondata.